CRONISTORIA DI BATIGNANO
Batignano nasce come decumano romano appartenente alla centuriazione più antica della pianura rosellana.
Il suo nome è un toponimo che deriva dal nome proprio di Vatinius, proprietario del fondo censito in età romana.
La trasformazione del nome è forse dovuta al fenomeno del betacismo, intorno al I° secolo si passa
dalla lingua latina alle lingue romanze, e molto spesso la lettera ‘b’ prende il posto della’v’.
tuttora in Italia il fenomeno è presente all’interno della parola (nervo/nerbo).
E’ raro in Italia trovare questo tipo di sostituzione all’inizio della parola, come potrebbe essere
il nostro caso.
(betacismo in “Enciclopedia dell’Italiano”-Treccani.)
La sua è una posizione strategica.
Batignano sorge su una collina ed è di fatto la porta d’accesso, alla pianura grossetana.
La strada, per Batignano, che già in età etrusca la collega, a nord, alla località del Murlo vicino Siena ed a sud prosegue ai piedi della collina dove sorge la città etrusco-romana di Roselle, raggiunge la riva meridionale del lago interno Prile, (che ritirandosi diede origine alle zone paludose ), fino al tombolo nella zona di Pingrossino luogo di saline, l’oro bianco del mondo antico.
Inoltre su questa direttrice, si innesta un’altra via che porta a Vetulonia.
Il castello di Batignano inoltre controlla, oltre alle miniere al suo interno in funzione sicuramente nel periodo Medioevale, anche quelle nel vicino Montorsaio da cui si estrae argento, rame, piombo.
(Atlante Storico Topografico, dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto [1909008])
Per inquadrare meglio le storia di Batignano, è utile capire anche gli accadimenti cChe hanno interessato la circostante pianura grossetana.
803 Grosseto è un villaggio di uomini addetti alle saline, ed è composto dal castello e da una chiesa.
935 I rosellani si rifugiano in Grosseto per scampare ad una incursione dei saraceni.
X-XII. Possibile fondazione o rifondazione del castello.
sec. ( Citter, C. 1997, L’assetto urbanistico del castello di Montepescali nel Medioevo.)
XII. Batignano è feudo della famiglia Visconti , Vassalli degli Aldobrandeschi che
sec hanno il loro feudo in Montepescali, e ai quali va una parte delle entrate
provenienti dalle miniere di Batignano e Montorsaio.
1119 Maggio notizia più antica e documentata dell’ esistenza del castello di Batignano.
Donazione rogata da Tebaldo, notaio nel castello di Batignano, Contado di Roselle. E’ una
donazione che fecero, Ildebrando e Azia di Teoderico vedova di Pagnuccio Visconte, di un pezzo
di terra nei presi del fiume Arbia a favore della Badia di Coltibuono.
Ed è sempre di questo anno in cui si evidenzia la particolare condizione del castello di Batignano
nei vasti domini degli Aldobrandeschi.
E’ questo il periodo durante il quale per sottolineare la potenza della famiglia Aldobrandeschi
veniva detto: “Hanno più castelli, di quanti siano i giorni dell’anno.”
(Regesto di Coltibuono.(ed L.Pagliai, Roma 1909[Regesta Chartarum Italiane,4]n. 302 p139)
1138 Traslazione della sede Vescovile da Roselle a Grosseto, ad opera del Pontefice Innocenzo II.
Grosseto è elevata al rango di città.
1147 Ugolino di Scolaro rinuncia, in favore di Siena, alla terza parte dei proventi
derivanti dalle miniere di argento del castello di Batignano.
(a.c. 717 del Kaleffo dell’Asserzione)
Nello stesso anno, Montepescali cede tre lotti del suo abitato agli stessi Senesi.
(Citter C. documento 1997)
Questo è l’anno in cui Siena raggiunge il suo massimo splendore diventando libero
Comune.
1178 Ugolino Scolari, dopo essersi sottomesso a Siena, viene nominato Visconte,
acquisisce i diritti per lo sfruttamento delle miniere di Batignano, alcune delle quali sono
all’interno del paese stesso,( visibili solo gli ingressi, oggi siti privati)
e quelle della vicina Montorsaio.
Il Visconte concede un terzo di questi diritti, al Comune di Siena.
(Arch. di Stato di Siena. Capitoli 1, cc.19-19t Ed.G. Cecchini n°29 )
Questo è il primo di quei molti atti che porteranno Siena ad entrare in possesso di Batignano.
1188 12 aprile; prima attestazione sull’esistenza a Batignano della chiesa di S. Martino Vescovo.
( Arch. Di Stato di Siena. Diplomatico. Riformagioni.)
XIII Segna il declino del potere aldobrandesco e l’ascesa del gruppo familiare degli Abati.
sec. (Atlante Storico Topografico, dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto [0409009])
1208 22 ottobre; Il conte Ildebrando di Sovana, nel suo testamento, dispone che vengano riscattati
dei preziosi vasi, impegnati a Siena per il castello di Batignano.
(Arch. di Stato di Siena. Diplomatico.Archivio Generale)
1213 19 settembre; Grosseto il conte Ildebrando infeuda il castello di Batignano a Manto del fu
Guglielmo di Grosseto con il titolo di Viscontado. Riservandosi la partecipazione dei frutti
sulle miniere di argento che ivi esistessero o che potessero rinvenirsi.
(Dizionario Geografico Fisico della Toscana di Emanuele Repetti)
1224 Conquista armata di Grosseto da parte di Siena, che per punire più duramente la città
per la sua resistenza ne distrugge la cinta muraria.
1261 Settembre i batignanesi si riuniscono, probabilmente nel loggiato accanto alla porta
grossetana, per eleggere un sindaco da inviare a Siena per sottomettervisi.
Gli abitanti di Batignano, infatti, profittando della sconfitta Ghibellina di Monteaperti,
“vendono” il paese a Siena, offrendo a quel comune un anno di tributi, alienandosi
così dai Visconti della Sughera e dagli Aldobrandeschi.
A novembre dello stesso anno, si roga in Siena l’avvenuta sottomissione.
(Arch. di Stato di Siena. Biccherna 746. Libro dei censi 1400)
1262 12 aprile è ratificata in Batignano, davanti al popolo, l’avvenuta sottomissione.
(Dizionario Geografico della Toscana di Emanuele Repetti. [ Arch. Dipl. Sen. Kaleffo dell’Assunta])
1262 Costituito Senese: determina che la strada ideale per collegare Siena a Grosseto, quindi alle
saline, è quella che passa per Batignano, una volta liberato il percorso da alberi e cespugli.
La strada però non viene realizzata.
(L. Zdekauer, il Costituto del Comune di Siena del 1262. Milano 1897, p315)
I Visconti della Sughera riacquistano i loro possessi.
1276 Batignano è signoreggiato dalla famiglia Piccolomini, Siena ne conserva il diritto di censo.
Siena deve inviare degli armati per ricondurre gli abitanti all’obbedienza.
(Arch. sudd. Consigli della Campana.[ Dizionario Geografico della Toscana di Emanuele Repetti ])
In questo periodo la chiesa di San Martino dipende dalla pieve di Sticciano.
XIV Inizio del processo di indipendenza della chiesa San Martino all’interno dell’organizzazione
sec. ecclesiastica diocesana locale con l’acquisizione del titolo di pieve e la concessione del fonte
battesimale, non dipenderà più dalla pieve di Sticciano.
1300 20 aprile; gli uomini di Batignano nominano un procuratore perché li dichiari
cesauri di Siena.
1328 Bino degli Abati e Siena, fronteggiano i conti di Santa Fiora Aldobrandeschi alleati con
Ludovico il Bavaro tentano di riconquistare Grosseto.
1334 Gli Abati con i Grossetana, tentano di sottrarsi al dominio senese, ma non vi riusciranno.
Dal 1336 Grosseto resterà sottomesso a Siena
1348 Peste bubbonica in Europa.
1350 Entra in crisi il sistema feudale.
1363 27 ottobre; Spinello del fu Salomone di Bartolomeo Piccolomini e suo
fratello Pietro, vendono per 6.400 fiorini al comune di Siena due terzi del
castello di Batignano. Il paese è ormai ridotto a 50 fuochi.
E’ la peste che colpisce la Maremma.
(Arch. di Stato di Siena. Capitoli3, Califfo Nero c.483)
1364 27 marzo; delibera, da pare di Siena, per la realizzazione di una strada che, dalle saline del
Querciolo conduca fino a Paganico raccomandando che si transiti da Batignano,
in modo da rendere più sicuro e meno costoso il trasporto dell’oro bianco.
( Arch. di Stato di Siena. Consiglio generale 171, c.30r-v)
1364 26 novembre; a Siena si accorgono che i conduttori di muli preferiscono la
strada più lunga e rischiosa, quella che passa per Istia, paese ospitale e ricco di taverne!.
( Arch. di Stato di Siena. Consiglio generale 171, c111r-v)
1365 costruzione della seconda cinta muraria e apertura delle due porte con
relativo incastellamento della strada che dalle saline conduce a Siena.
1385 Batignano torna in possesso ai Piccolonimi
XV
sec.
1404 vendita definitiva da parte dei Piccolonimi del castello di B. al comune di Siena.
(Arch. di Stato di Siena. Statuti 10. –(N.a.75). A 1373)
Siena attua una politica di ripopolamento della maremma favorendo l’arrivo
d’immigrati lombardi e corsi, dediti all’agricoltura. Questo tentativo viene interrotto circa
dopo mezzo secolo, quando Siena pensa di aver raggiunto il suo scopo
( Capitoli n119 Riformigioni Balzana 95)
1454 Pace di Lodi e stabilizzazione del sistema politico italiano.
1476 Trasformazione del castello di Batignano:”Dove c’erano mura adesso ci sono case”
(Arc. Stato di Siena . Consiglio Generale 236, c203r)
XVI Rifacimento della cinta perimetrale del castello di Batignano.
Sec (Atlante Storico Topografico del Comune di Grosseto)
1523 Si dà un aspetto rinascimentale alla chiesa di Batignano, utilizzando mano d’opera
proveniente dalla Val di Lugano. Lo testimonia un’iscrizione nella chiesa stessa.
(Atlante Storico Topografico del Comune di Grosseto)
1552 novembre16/27 vengono ospitate presso le famiglie di Batignano le truppe senesi che
combattono l’esercito fiorentino.
1555 Il Comune di Siena è annesso al Ducato di Toscana.
Firenze è scrupolosa ed immediatamente attua una politica di riassetto economico,
testimoniato dall’accurato carteggio riguardante le spese dell’Ospedale di Batignano (1559) .
(Arch. di Stato di Siena. Deputazione Ospedali soppressi e conservati n.3308, tomo VIII filza c.s., di c.540)
1576 28 febbraio; La chiesa di San Martino è visitata dal Vescovo di Perugia, poi di Novara,
Francesco Bossi che ne dà una descrizione accurata.
(Arch. Segreto Vaticano Congr. Concilii Visite Ap. Vol 119 cc61v)
Due anni prima aveva fondato la Compagnia di San Martino.
Sodalizio tuttora esistente e che ha l’impegno di venire incontro a “li poveri
infermi e vergognosi”.(Serie fonologica dei Vescovi di Novara)
1596 25 aprile; In questa data vengono governata le acque del Croccolino e Casalone.
Una targa, non leggibile, commemora questo evento.
XVII Il territorio del castello è intensamente coltivato.
sec.
1610 Galileo Galilei dedica al G.D. Cosimo II dè Medici, marito della
Gran duchessa Cristina, il “Siderium Nuncis “ dove rivela l’esistenza di 4 satelliti
intorno a Giove, chiamandoli Astri Medicei in onore del Gran Duca. Nel 1615 indirizzerà
alla Gran Duchessa Cristina di Lorena la più importante delle lettere copernicane.
1621 Viene posta la prima pietra per la costruzione del convento di Santa Croce
ad opera del Venerabile Padre Giovanni.
1621 14 agosto; Morte del Padre Giovanni, fondatore del convento di Sanata Croce.
1623 La Gran duchessa Cristina di Lorena dona il sarcofago nel quale deporre
le spoglie del Padre Giovanni, in segno di grande devozione. Il padre
agostiniano aveva assistito il Granduca negli ultimi giorni della sua vita.
1638 12 dicembre; v isita si Giovanni Biringucci, “ Batignano è una terra dove si governa malissimo
le cose pubbliche e private”, la popolazione è diminuita notevolmente, nessun rispetto verso gli
ufficiali di giustizia. I terreni, pubblici, adibiti al pascolo sono abbandonati , non vi è più gente
abile al suo governo, e non se ne ricava nulla. Biringucci propone di vendere ai privati detti
terreni. Anche l’oliviera della comunità non dà proventi alle casse pubbliche. Sempre Biringucci
sottolinea il fatto che un magistrato ha concesso la costruzione di un’altra Oliviera, privata, cosa
in contrasto con lo statuto del paese. Lo spedale, ha già una contabilità “creativa” e sempre il
Biringucci di far eleggere una persona atta a tener i conti.
(Arch. di Stato di Siena. Governatore 825 cc 746-753)
1640 Gli abitanti a Batignano sono 442.
1676 La visita di Gherardini al Capitano di Giustizia di Grosseto, consegna un rapporto
dettagliato su Batignano dove si spiega la struttura organizzativa di come viene
amministra la cosa pubblica, specificandone le figure che se ne occupano.
Il Carmerlango, i Priori che rappresentano la comunità. I Grascieri che impongono il
prezzo delle carni nel macello, gli Stimatori dei Danni. Il Maestro di scuola, che può
disporre anche di un pezzo di terreno della comunità. Il Cerusico e il Medico che in quel
periodo non c’è. Fino all’elenco dei delle attività commerciali, il macello i due
forni, tutti stanze della comunità che devono avere prezzi imposti.
Chi và a cuocere il pane deve consegnare al fornaio tre pani ogni tavola da infornare.
Tre sono le oliviere, seguono un negozio di speziale, poco fornito, una bottega di
calzoleria, una di fabbro e una di barlettaio.
Tre chiese dentro le mura e ben sei fuori.La divisione del territorio i suoi confini e le varie
rendite derivanti da tutte le attività della comunità batignanese.
( Università degli Studi di Siena, Dip. Di Storia 2006)
XVIII Il centro abitato di Batignano è in gran parte spopolato a causa
sec. dell’insalubrità dell’aria dovuta alla malaria.
1745 Gli abitanti scendono a 167.
1775 26 settembre il Gran Ducato inizia ad alienare i patrimoni degli
Ospedali sparsi sul suo territorio, vista la difficoltà nell’amministrare tali ricchezze
( Arch.di Stato di Siena. Testamenti, contratti privilegi, carteggio ed affari generali amm.patrim. dell’ospedale.)
1787 aprile;maggio; P.L. D’Asburgo Lorena, descrive nuovamente Batignano in una situazione
drammatica. Anche se gli abitanti sono risaliti a 250 e la chiesa è in buono stato
il paese ha l’aria cattiva, questo perché le tombe mandano un gran fetore, ed è
meglio, quindi, spostar il camposanto fuori del paese e rassettare la cisterna e i bottini.
La meglio casa è casa Franci.
( Arch. di Stato di Siena Governatore cc 746-753)
1791 il G.D. Pietro Leopoldo di Lorena, avvia la bonifica in Maremma,
viene costruita la nuova cisterna in Batignano.
1799 02 maggio; Batignano è il primo paese ad entrare in rivolta, contro i giacobini
francesi. La sommossa dura un solo giorno, dopo aver atterrato “l’albero della
libertà ( sotto il quale venivano svolte tutte le cerimonie ufficiali della comunità)
si misero in rivolta.” La notte un compagnia proveniente da Grosseto e guidata da Combè
“ trovati in Batignano a dormire sorpreso il corpo di guardia ove uccisero uno che
placidamente dormiva.”
( Atti del convegno di studi sulle insorgenze antigiacobine in Toscana a cura di Fabrizio Druna
Grosseto 17062005 Roccalbegna 13082005)
XIX Batignano conta 89 nuclei residenti, sono presenti in detti nuclei, 40 persone straniere
sec. impiegate nella fabbrica dei cristalli.
(Atlante Storico Topografico del Comune di Grosseto)
1811 LLe spoglie del Beato Padre Giovanni vengono trasferite dal convento di Santa Croce,
soppresso nel periodo napoleonico, alla chiesa di San Martino Vescovo.
1833 Gli abitanti sono 295.
1848 29 maggio; Curtatone I° guerra d’Indipendenza Iacometti Mario batignanese, studente
universitario iscritto, a Siena alla facoltà di medicina, partecipa alla battaglia e vi muore.
1861 Unità d’Italia.
1870 Lo svizzero francese GIOVAN BATTISTA VERGNORY, acquista il
convento di Santa Croce e vi apre una fabbrica di lastre di vetro.
( Vennero in Maremma di Bruno Brilli)
XX Sec
1915-18 Nel Palazzo Pretorio viene istituito un campo di detenzione per alcuni prigionieri austriaci,
impiegati nella manutenzione delle Strada Regia.
1923 La guida rossa del Touring, descrive così Batignano:
Proseguendo (da Roselle n.d.s.), si ha davanti schiacciato come una calotta senza torri ne
campanile, su un basso dosso, Batignano, m 163, cui si arriva tra begli uliveti. Fu nel XIII sec.
prospero per miniere di piombo e argento.Vi sono resti di mura e torri e un pal. Pretorio moto
deturpato. Seguono terreni in parte sparsi di macchie, da cui si levano i fumi delle carbonaie.
(Guida d’Italia del Touring Club Italiano. Italia centrale Vol. III. Milano 1923. L.V.Bertarelli)
“Le cento città d’Italia illustrate” – Sonzogno, Milano – pubblicato negli anni ’20 così ne parla
all’interno del volume dedicato a Grosseto:
D’interesse storico è pure il gruppetto di case di Batignano, su di una boscosa collina,castello
contrastato non solo per la sua importanza militare,ma anche per le miniere di argento e di
piombo;oggi non ha da far vedere che avanzi di mura e di torri dirute o trasformate, con due
massicce porte ad arco.
1940-44 Demolizione della porta senese ad opera dell’esercito tedesco in ritirata.
1966 deposizione delle spoglie del Padre Giovanni in un sepolcro in travertino,
dietro l’altare della chiesa di S.Martino Vescovo.
1981 Italo Calvino su richiesta del signor Adam Pollack, ( che ogni estate organizzava a
Batignano, nel convento, spettacoli d’opera del Seicento e del Settecento), compone
un testo a carattere combinatorio, con funzione di cornice, per l’incompiuta Singspiel
di Mozart Zaide. (Dalla cronologia curata Barenghi M. e Falcetto B. Romanzi e racconti
Italo Calvino, “Meridiani “ Mondadori, Milano 1991.)
L’ultima edizione di “Musica nel Chiostro” è stata nel 2004, dopo 30 anni di Prime teatrali Mondiali.
Thank Mr. Adam Pollock.
2016 aprile 16 : in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, apertura della
Porta della Misericordia nella chiesa di San Martino,
dove è sepolto il venerabile padre GiovanniNicolucci, conosciuto anche come Giovanni da San Guglielmo,
Montecassiano(MC), nato nel 1552 e morto nel 1621 a Batignano. La sua vita, le sue opere, sono state prese ad
esempio dalla Diocesi per questo Giubileo.